Watch Dogs

Xbox 360 - Xbox One

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  1. Albert Wesker.92
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    Watch Dogs - Recensione
    Scritta da: SpazioGames
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    Genere: Azione/Avventura
    Sviluppatore: Ubisoft Montreal
    Distributore: Ubisoft
    Lingua: Italiano
    Data d'uscita: 27 Maggio 2014
    Thread Ufficiale: //


    - Evolve in vari aspetti il gameplay degli open world, con il furbo uso dell'hacking
    - Innumerevoli attività secondarie, molte delle quali estremamente curate
    - Multiplayer superiore alle aspettative
    - Tecnicamente solido

    - Narrativa blanda e scontata
    - Sistema di moralità insulso
    - Mappa di gioco non particolarmente enorme


    Hackerare che passione!

    Pensate per un attimo alla vostra vita di ogni giorno e provate a immaginarla senza internet, senza social network, senza smartphone, tablet, connettività... inconcepibile, non è così? Eppure non sono passati molti anni da quando la rete ha invaso la quotidianità. Il motivo per cui ci riesce difficile oggi tirare avanti senza web e computer è semplicemente la forza immane di questa invasione, un subdolo quanto radicato insinuarsi della tecnologia nel nostro essere, ormai più simile a una simbiosi che a un semplice sfruttamento legato al comfort. Siamo così abituati a vivere a stretto contatto con la rete da aver dimenticato che il nostro rapporto con essa non è un idilliaco sposalizio senza lati negativi, e anzi presenta delle condizioni, una su tutte il non trascurabile fatto di dover mettere un pezzo della propria identità online. Nel momento in cui usiamo internet rendiamo pubbliche informazioni sensibili sul nostro conto, diventiamo rintracciabili e vulnerabili a un cyber attacco. Ora come ora la situazione è ancora gestibile, ed è possibile navigare senza divenire completamente “parte” di un’infrastruttura virtuale al di fuori del nostro controllo, ma cosa accadrà in futuro? Fino a che punto si spingerà la fusione tra mondo virtuale e reale?
    Watch_Dogs è uno dei primi giochi a porsi questa domanda, e a immaginare un mondo dove la rete ha invaso realmente ogni cosa, dai conti in banca alle tubature. Con questa ambientazione fantascientifica a metà tra il Grande Fratello e il paradiso degli hacker, il gioco ha conquistato gran parte degli appassionati durante la sua prima presentazione, e si è forse guadagnato il titolo di videogame più discusso e atteso della nuova generazione di console. Le ragioni sono presto dette: tra hacking e background azzeccato al primo colpo, il lavoro di Ubisoft prometteva di essere un enorme passo avanti per gli open world, e uno dei pochi prodotti con il potenziale per risultare davvero rivoluzionario in questa annata un po’ statica. Noi lo abbiamo aspettato e seguito tra mille notizie, prove e dimostrazioni, e finalmente adesso siamo pronti a valutarlo. Sarà il capolavoro che tutti aspettavano, o è il caso di fare un bel wipe di sistema?

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    Vigilante fai da te, ahiahiahiahi

    Watch_Dogs non è un'opera comune, e la cosa la si nota all'istante quando si prende in considerazione il suo genere di appartenenza. Parliamo di un open world, titoli enormi e ricchi di contenuti, i cui principali esponenti targati Rockstar hanno sempre navigato a vele spiegate grazie a un vento poderoso chiamato narrativa. Non è il genere più adatto a raccontare una storia, visto che spinge il giocatore a perdersi in una miriade di attività secondarie, eppure da tempo è uno dei migliori a farlo per via delle case coinvolte. Tale caratteristica si è fatta così significativa da esser riuscita a innalzare profondamente molte produzioni, ove la legnosità del gameplay veniva in parte eliminata dall'interesse nei confronti della trama e dei personaggi. Ecco, nel caso del lavoro di Ubisoft accade esattamente il contrario. L'epopea di Aiden Pearce, cyber vigilante e hacker abilissimo in grado di intrufolarsi ovunque con il suo smartphone, è di una banalità rara. Una semplice storia di vendetta, per una giovanissima nipote morta dopo un attentato finito male, causato da un colpo non riuscito.
    Siamo consci del fatto che in passato ci sono state molte premesse basilari trasformatesi in piccole meraviglie di narrazione, ma non è questo il caso. Il racconto di Aiden è prevedibile, i colpi di scena scontati, e lo sciogliersi della matassa fin troppo lineare e pilotato. I personaggi dotati di carisma ci sono, ma non vengono usati a dovere, così come buttati al vento sono gli unici momenti in cui si intravede uno spiraglio per rendere le vicende di Watch_Dogs memorabili. C'è persino un sistema di moralità nel gioco, una barra che si riempie o svuota in base alla distruzione provocata da Aiden e alle sue azioni da paladino della giustizia, ma serve a poco o nulla. Il protagonista rimane costantemente un enigma, una personalità tratteggiata male che non dà mai l'impressione di svilupparsi realmente o mutare in base alle azioni compiute. In parole povere, una tremenda occasione sprecata.
    Qui entra però in scena il vero cardine del titolo Ubisoft, il gameplay. Non crediate di aver di fronte il solito open world, Watch_Dogs rappresenta una sorta di summa delle esperienze videoludiche create dalla software house nell'ultimo decennio. Gli sviluppatori hanno preso asset e sistemi da alcuni videogame molto noti, e hanno rimescolato tutto con una sana dose di hacking all'avanguardia, ottenendo un piatto dal sapore deciso e gustoso. Partiamo dalla mobilità, già di suo nettamente superiore a quella vista nel resto del genere. Il movimento è una versione leggermente tronca del free running visto negli Assassin's Creed: Aiden può scattare e salta gli ostacoli con un'agilità invidiabile, ma non può scalare palazzi alla Ezio, è limitato a pareti poco più alte di lui. Tali limitazioni sono volute, poiché nel gioco vi sono puzzle ambientali legati ad ascensori e zone sopraelevate, ma si rimane comunque al top della gamma, seppur qualcuno avesse tentato in passato di proporre una cosa simile (Sleeping Dogs, per dirne uno).
    Chiaro come la corsa libera non sia in realtà l'unico modo di spostarsi, considerata la grandezza della città di Chicago in cui l'avventura si svolge. Con il suo cellulare Aiden ha accesso a qualunque veicolo si trovi in strada, moto, autocarri o auto sportive che siano. La guidabilità è più che buona, i mezzi sono diversificati e c'è persino una app che permette di acquistare e ordinare veicoli online. Le cose cominciano tuttavia a brillare davvero quando si inserisce nel mix il succitato hacking. Se inseguiti o inseguitori non potrete fare fuoco alla guida, ma avrete a disposizione il vostro fidato smartphone, e modo di accedere a tutta l'elettronica presente per strada. Polizia fastidiosa e alle calcagna? Basterà sollevare un ponte al momento giusto per bloccarla. Criminali con il pallino per la velocità al vostro inseguimento? Ci sono comode barriere automatiche che potrete attivare per ridurre le loro auto in frantumi. Sono possibilità che aumentano sensibilmente l'esaltazione durante le sequenze di guida, e rappresentano solo l'inizio. L'hacking è infatti il cuore dell'intero prodotto, e supporta in modo solidissimo ogni suo elemento.

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    Ferisce più lo smartphone della spada. Molto di più

    Parliamo dello shooting ad esempio. A una prima occhiata Watch_Dogs potrebbe sembrare ancorato al solito cover system visto in milioni di titoli, ma la prospettiva cambia del tutto quando entra in gioco il cellulare. Nel mondo invaso dalla rete del gioco lo smartphone è un telecomando capace di alzare coperture, prendere il controllo di telecamere per visualizzare al meglio la posizione dei nemici e marchiarli, bloccare le comunicazioni per evitare rinforzi, o far esplodere condutture e circuiti per eliminare all'improvviso antagonisti ignari. Da principio le opzioni non sono moltissime, ma avanzando di livello e completando missioni Aiden guadagna preziosi skill points, che lentamente trasformano il suo dispositivo mobile in un'arma terrificante. Gli approcci si fanno poi ancor più numerosi quando si osserva la presenza di un elaborato sistema stealth nel titolo. Avanzare silenziosamente è infatti una mossa molto furba in varie occasioni (certe missioni lo richiedono), permette di farsi una chiara idea delle locazioni e di mettere fuori uso i nemici con facilità. L'IA, seppur non brillantissima, è ben addestrata a reagire a rumori e movimento, dunque è soddisfacente distrarla facendo partire il rumore di un cane che abbaia da un dispositivo vicino, o spostando un carrello idraulico nelle vicinanze.
    Aggiungete a tanto ben di dio un numero encomiabile di gadget interessanti, esplosivi, jammer delle comunicazioni et cetera, e un arsenale di armi piuttosto poderoso, e otterrete un open world dove ogni scontro è diverso dall'altro, capace di stuzzicare la fantasia di chiunque offrendo dozzine di scelte differenti anche durante gli scontri più basilari.
    Il vostro cellulare ultra tecnologico non si limita peraltro a un utile strumento di morte. Per certi versi, è lui a offrirvi tutte o quasi le quest secondarie del gioco. Per accedere ai dati di un distretto, e controllarne la rete, è necessario hackerare delle speciali stazioni CtOS, che non sono altro che gli enigmi ambientali citati poco fa. Trovate il modo di raggiungere la stazione, magari passando di telecamera in telecamera per sbloccare i vari passaggi, e vi appariranno come per magia tutte le quest alternative primarie in un distretto, senza contare che potrete ottenere vari compiti semplicemente ficcando il naso nei cellulari altrui. Basta beccare la persona giusta e troverete zone dove si stanno per consumare dei crimini, bande in movimento da bloccare, missioni di trasporto, e tutta una serie di piccole attività curatissime e molto divertenti da affrontare. Inseguire in silenzio un sospetto e fermarlo prima che compia un crimine alla “Minority Report” ha il suo fascino, ma è in queste ultime chicche che Ubisoft ha dato il meglio di sé. Aiden può fermarsi e giocare a scacchi (presentati sotto forma di enigmi correlati all'uso delle varie pedine), a Poker, o far partire un paio di giochi in “realtà aumentata” per strada una volta raggiunte le piazzole dedicate. Forse i regali più apprezzabili da parte degli sviluppatori sono i trip digitali, potenti droghe che spediscono il nostro eroe in un mondo virtuale, dove può dedicarsi a veri e propri “giochi nel gioco”, tra cui un folle volo rimbalzando su fiori giganti o uno shooter a punti nei panni di un enorme ragno robotico. Lo stesso hacking è una curiosa variante di Pipemania, con dei timer che resettano la prova se lasciati scorrere troppo a lungo.
    Vista la qualità dei compiti disponibili e la debolezza narrativa, questo è uno dei pochi open world dove avanzerete principalmente per spolpare al massimo le potenzialità del sistema di gioco, curandovi relativamente poco della storia. Più unico che raro, non c'è che dire.

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    We are watching. Noob

    Essendo ambientato in un mondo totalmente connesso e hackerabile, non stupisce che in Watch_Dogs il team di sviluppo si sia dedicato parecchio anche al multiplayer. Persino qui gli sviluppatori si sono ispirati parzialmente alle loro esperienze passate, ma le hanno ritoccate ed evolute, ottenendo un buon comparto multigiocatore. Se connessi a internet, non solo avrete modo di usare una stramba variante di Foursquare nelle zone turistiche di Chicago, ma vi verrà data la chance di invadere le partite altrui, in una sorta di mini sfida tra hacker che può prendere pieghe inaspettate. Una volta entrati nel mondo del nemico assumerete la forma di un passante, e a quel punto dovrete hackerare il suo cellulare da distanza di sicurezza e allontanarvi per evitare di venir scoperti dallo scan del suo smartphone. Da lì sarà una gara di difficoltà crescente per rimanere nascosti e fingersi un npc, a dovuta distanza dal vostro inseguitore. In palio non ci sarà solo la gloria, ma dei punti notorietà legati all'online, con cui si possono ottenere varie skill. Nulla di particolarmente importante per il singleplayer, ma resta un contentino piacevole per chi vuole dedicarsi alla parte competitiva del gioco. La sfida diretta tra hacker non è nemmeno la sola modalità, c'è molto altro. Evitatela e vi ritroverete in scontri estremamente caotici simili al cattura la bandiera, gare automobilistiche, o inseguimenti tra guardie e ladri, dove un utente scappa e l'altro gli scaglia contro le forze dell'ordine. Quest'ultima opzione è inoltre legata a doppio filo alla app mobile del titolo, un programma che mostra le vostre statistiche in rete e permette di controllare dall'alto l'inseguimento, con tanto di trappole attivabili con un tocco. Un lavoro di una certa qualità insomma, che potrebbe conquistare più di un giocatore. Dubitiamo che si formerà una forte community competitiva attorno al titolo, ma la presenza di questi passatempi extra non può che essere gradita.
    Chiudiamo con il comparto tecnico, il fattore che forse ha scatenato i dibattiti più accesi riguardanti l'opera di Ubisoft. Premettiamolo subito, Watch_Dogs è un gioco di tutto rispetto a livello grafico, un open world affinato, ambientato in una città vibrante e modernissima, con modelli poligonali dettagliati (specialmente i volti dei personaggi primari, espressivi e morbidi), effetti d'illuminazione molto rifiniti e un sacco di stile. Non è però la meraviglia grafica che alcuni speravano di vedere, quindi evitate di approcciarvi al titolo con aspettative esagerate o rimarrete delusi. Noi abbiamo testato la versione PS4, l'abbiamo trovata stabile, pulita, e pressoché priva di bug gravi, anche pre patch correttiva. Indubbiamente il ritardo è servito a sistemare tutto quanto a dovere, perché al di là di una fisica degli impatti e delle auto un po' capricciosa, e di qualche strano movimento durante il free running, non sembrano esserci problematiche. Difficile dire quanto diverso qualitativamente Watch_Dogs sia su Xbox One o PC, ma al momento su One varie testimonianze parlano di una stabilità pari alla versione PS4, con un po' di tearing in più.
    Di altissima qualità il sonoro, con doppiaggi degni, e una colonna musicale di tutto rispetto, di quelle da ascoltare e riascoltare mentre si sfreccia in auto per le strade di Chicago. Il doppiaggio italiano sembra a sua volta pregevole, anche se un paio di momenti con voci miste ci fanno preferire il parlato originale.
    Difficile infine lamentarsi per la longevità. Solo la campagna principale si attesta facilmente attorno alle 20 ore, e il numero di missioni secondarie, unito al multiplayer e ai minigiochi, garantisce contenuti sterminati. La mappa di Chicago non è gigantesca, risultando più vicina a quella del quarto Grand Theft Auto che all'enormità dell'ultima fatica Rockstar, ma fatevi catturare dalla giocabilità di Watch_Dogs, e resterete incollati allo schermo per molto, molto tempo.

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    Commento Finale

    Watch_Dogs non è la rivoluzione degli open world che molti giocatori attendevano, ma gli sviluppatori sono riusciti comunque ad alzare l'asticella del genere, inserendo nella sua formula base numerose intelligenti meccaniche legate all'hacking che donano nuova linfa vitale allo shooting, agli inseguimenti e alle attività secondarie, ed eliminando qualunque legnosità tipica della concorrenza diretta. Un gameplay di qualità superba in parole povere, che viene tristemente sminuito da una narrativa banalotta e mal gestita, al punto da sembrare quasi forzata a tratti. Nel complesso, è quasi senza dubbio il miglior multipiattaforma spuntato sull'attuale generazione di console e rappresenta una base granitica su cui costruire un marchio da ricordare, dunque ve lo consigliamo senza remore. Chissà però cosa avrebbe potuto rappresentare con una trama all'altezza di tutti gli altri elementi.
    Forse lo scopriremo in futuro. Per ora, buon hacking a tutti.


    Voto Finale:
    8.5



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